Siria, 3 agosto, nuova aggressione alla comunità di Deir Mar Musa

Il furto accaduto a Deir Mar Musa

Verso le 23.00 del 3 Agosto, una ventina di ladri armati sono arrivati all’ovile (a distanza di 1.5 km dal monastero) dove c’è la casa del pastore con le capre. Hanno rotto il telefono e hanno preso il cellulare del pastore per impedire la possibilità di comunicazione. Si sono presentati come ladri che avevano rubato i mezzi con i quali sono venuti. Hanno cominciato a cercare armi!!! Sotto minaccia hanno obbligato i due pastori a caricare 103 capre con il mangime in un grande camion. Poi hanno preso il trattore, il compressore che si usa per fare i buchi nella terra e nelle rocce insieme ad altri materiali; una perdita di 35 000 euro circa. 3 ore dopo sono partiti prendendo come ostaggi i due pastori che hanno rilasciato nelle montagne a distanza di due ore a piedi dal monastero. Si erano informati se ci sono altre macchine o altri beni al monastero dicendo che la prossima volta prenderanno il resto. Questa è la terza volta che riceviamo visite sgradite da persone che non sappiamo se fossero sempre le stesse. La prima volta hanno seminato paura pretendendo di cercare armi e soldi, la seconda hanno rubato nella valle davanti al monastero in un deposito del materiale di quasi 12 000 euro.

Abbiamo paura? Sì, tuttavia cerchiamo di essere prudenti rimanendo in solidarietà con tutto il popolo siriano in disagio. Ci affidiamo al Signore e continuiamo la vita di preghiera e di intercessione per la pace e la riconciliazione.

La comunità monastica di Deir Mar Musa

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