Carissimi,
Quando questa madre sofferente e abbandonata giunge in lacrime (accettiamo la versione coranica) alla Mecca, l'acqua è finita e il figlio agonizza. Allora Iddio dona l’acqua del pozzo di Zemzem come al popolo di Mosè nel deserto. E certamente, come al popolo nel deserto, non fece mancar loro il pane celeste …
Meditiamo sulla stazione dei pellegrini musulmani sul monte Arafat nel nono giorno del pellegrinaggio … giornata d’invocazione, di richiesta di perdono e d’intercessione … offerta di cuori contriti e devoti … sacrificio all’Unico, il Misericordioso, della propria volontà e desideri, ieri. Ma oggi la festa è segnata dal sacrificio cruento.
Dicci Abramo, Melchisedec, il Signore misterioso della Città della Pace, non t’aveva forse benedetto con l’offerta del pane e del vino? Perché, Santo Patriarca, non hai dato in eredità al figlio della serva egiziana, il vino dell’estasi, la coppa dell’amore, l’ebbrezza dell’unione divina?
I pellegrini bevono quell’acqua e le anime sono ristorate nella fede e confermate della verità dell’Islam. Innumerevoli le vittime nel sacrificio sincero, in ricordo dell’obbedienza eroica di Abramo, l’Amico di Dio.
Celebriamo l’Eucarestia domenicale in comunione coi pellegrini e in suffragio delle vittime della violenza fratricida. Misticamente mi trasferisco alla Kaaba, il tempio Abramitico del deserto d’Arabia. Pane e vino, agnello sgozzato … La Kaaba è, per i musulmani, “una vergine”!
Per secoli poeti e mistici dell’Islam hanno espresso la nostalgia di quel vino ... Lo hanno cercato nei monasteri, alcove di quell’amore inestinguibile … ne hanno danzato l’ebbrezza e ne hanno pagato il prezzo con la vita … Questo struggente desiderio non è straniero alla Chiesa e non tradisce l’Islam. Condannato letteralmente nella rivelazione a Muhammad (S) è tuttavia nell’imitazione del Profeta ch’è agognato.
Nel Giardino degli eletti non si dice che vi siano bestie ... men che meno maiali …. Ma di vino ce n’è a fiumi!
Nella messa della festa musulmana del pellegrinaggio abramitico alla Mecca, vedo il Paradiso sgorgare “per molti” dal cuore ferito dell’Amante!
Un ultimo segno: Nel pellegrinaggio si passa a lapidare Satana (gli antichi idoli di pietra) con delle pietre chiamate jamarat, braci. Nella Scrittura si parla di quella brace che purifica la bocca dei profeti; e i Padri chiamarono brace il pane eucaristico intriso di quel vino … Vengono i fratelli, le sorelle, gli amici e gli ospiti a ricevere all’altare quelle braci infuocate ... e l’ultimo nemico è sconfitto!